Spesso leggiamo notizie di cameriere o colf che si approfittano della fiducia loro accordati per derubare i propri datori di lavoro, o di badanti che maltrattano o circuiscono l’anziano che assistono. Scegliere un collaboratore domestico è una faccenda delicata e talvolta le famiglie non hanno la possibilità di svolgere una selezione accurata a causa dell’urgenza della situazione o della poca disponibilità di persone adatte al ruolo.
E’ il caso di un imprenditore e della moglie, entrambi molto impegnati per lavoro, che si rivolgono ad una giovane baby-sitter di nazionalità straniera per accudire il figlio Giacomo, di quattro anni. La collaborazione inizia nel migliore dei modi: la giovane sembra saperci fare con i bambini e il piccolo la adora. Ella sembra essere molto professionale, affidabile e rispettosa, tanto che dopo qualche mese la coppia le consegna una copia delle chiavi di casa.
I genitori di Giacomo iniziano a nutrire alcuni sospetti dopo circa un anno di collaborazione, quando si accorgono che il quadro appeso in camera da letto, dietro al quale si cela una cassaforte a combinazione, è stato rimosso e riapplicato in modo diverso dal solito. Si accorgono inoltre che la ragazza spesso raggiunge l’abitazione a bordo di un’autovettura di grossa cilindrata con targa dell’Europa dell’Est, guidata da un individuo dall’apparenza poco raccomandabile.
La coppia medita di licenziare la ragazza, ma Giacomo si è così affezionato a lei che ne risentirebbe; inoltre la collaboratrice continua a comportarsi in casa in modo gentile ed è estremamente premurosa con il bambino. I due decidono quindi di indagare sulla ragazza e si rivolgono alla nostra agenzia investigativa.
Dopo aver fatto sottoscrivere un regolare mandato investigativo attiviamo i controlli del caso. Grazie ad attività di Open Source Intelligence scopriamo che la ragazza convive con un connazionale di 32 anni, noto alle forze dell’ordine per precedenti di furto con scasso e rapina a mano armata, per la quale ha già scontato due anni di reclusione. I reati erano stati commessi in una regione del centro Italia e dopo la liberazione l’individuo si era trasferito al Nord dove aveva iniziato a convivere con la baby-sitter. A giudicare dai post pubblicati sui social network, i due intrattengono una relazione sentimentale ed entrambi annoverano, tra gli amici, soggetti poco raccomandabili di origine est-europea.
Dopo aver letto il dossier prodotto dal nostro istituto investigativo i clienti provvedono ad allontanare immediatamente la ragazza e, sotto nostro consiglio, a cambiare la serratura della porta di casa.
l nostro Istituto Investigativo è in grado di effettuare indagini mirate e raccogliere informazioni utili a verificare l’affidabilità di badanti, colf e baby-sitter, persone a cui viene affidata la cura dei propri cari e dei propri spazi domestici.
Attraverso l’attività dei professionisti di Kriteria avrete un’arma in più per decidere se riporre o meno fiducia in chi, per la natura del suo lavoro, ha accesso quotidiano alle risorse, ai luoghi e ai segreti di famiglia.
Prima di agire, conosci.