Una nota azienda operante nella distribuzione nel settore caseario si rivolge a Kriteria Investigazioni per monitorare la condotta lavorativa di Matteo, un loro rappresentante commerciale per il quale vi è il sospetto che possa svolgere i propri affari personali durante le ore di lavoro.

Il lavoro di Matteo consiste nel visitare i clienti dell’azienda con cadenza settimanale al fine di ricevere gli ordini relativi alla forniture in essere e  proporre loro nuovi prodotti. L’attività lavorativa di Matteo lo porta a viaggiare parecchio, ma è agevolata da alcuni benefit quali l’auto aziendale, tablet e smartphone.

All’azienda committente non è chiaro il motivo per cui, nel corso degli ultimi tempi, siano giunte lamentele da parte di alcuni clienti in merito alla mancata o ritardata fornitura di prodotti. L’azienda si rivolge agli investigatori per far luce sull’attività lavorativa di Matteo.

A seguito di una prima indagine condotta con attività di intelligence OSINT, è stato possibile appurare che il rappresentante era impegnato assieme alla compagna nella ristrutturazione di un immobile ove presumibilmente si sarebbe dovuto trasferire.

Avviati i nostri controlli, appuriamo che la condotta di Matteo appare sin da subito ambigua. Grazie alla lista delle aziende clienti assegnate a Matteo, fornita dal committente, appuriamo che molte di queste sono lontane dalla località di residenza dell’osservato e che, pertanto, lo dovrebbero portare a svegliarsi presto al mattino per compiere il proprio lavoro. Invero, lo notiamo uscire in più di una circostanza non prima delle 09.00 – 09:30 dal proprio domicilio, recarsi al bar per fare colazione e far visita solo ad alcune aziende relativamente vicine..

Terminata la sola mattinata lavorativa, Matteo ritorna a casa per consumare il pranzo. Ciò che appare ancor più grave è che Matteo il pomeriggio, anziché portarsi presso altri clienti, si reca all’immobile in ristrutturazione, si infila i guanti e si dedica a lavori di bricolage.

Infine, l’attività posta in essere da Kriteria Investigazioni ha permesso di appurare che il riepilogo dei chilometri percorsi da Matteo non rispecchia la realtà. Egli fornisce alla propria azienda il conteggio dei chilometri compiuti facendoli raffigurare come realmente percorsi, andando a gonfiare i rimborsi per il carburante. Per quanto concerne il suo rapporto con le aziende clienti, è stato appurato che Matteo telefoni loro a random e senza rispettare la cadenza settimanale prevista dalla sua mansione.

Il lavoro svolto dal team di Kriteria Investigazioni ha potuto fornire all’azienda committente tutti gli elementi necessari per poter avviare le dovute contestazioni disciplinari nei confronti di Matteo e procedere con il licenziamento per giusta causa. Il caso de quo non ha consentito solamente  l’allontanamento del dipendente dall’azienda, bensì anche la possibilità di rivalsa nei suoi confronti. A causa della condotta negligente di Matteo, infatti, l’azienda committente ha perso alcuni contratti e subito il conseguente calo di fatturato.