Nicola è l’amministratore di un’affermata azienda italiana che opera nel settore dei cosmetici, attraverso una capillare rete di vendita strutturata su tutto il territorio nazionale. Il management commerciale ha rilevato un significativo calo di fatturato in alcune province del centro e sud Italia e l’attenzione cade sull’operato degli addetti alle vendite assegnati a quelle aree.
La dirigenza analizza i report che gli stessi rappresentanti compilano e attraverso i quali si relazionano ai vertici aziendali in merito al loro lavoro, alle visite effettuate, agli ordini sottoscritti e alle spese sostenute (rimborsi chilometrici, pasti, soggiorni alberghieri, ecc…). Vengono riscontrate diverse irregolarità, le quali non fanno altro che aumentare i sospetti.
Nicola, messo al corrente della situazione dalla direzione commerciale, vuole vederci chiaro e decide di rivolgersi al nostro istituto investigativo per gli accertamenti del caso. Dopo aver ricevuto il mandato investigativo e la lista con i nomi dei sospettati, il nostro Ufficio Intelligence attiva una serie di controlli preliminari finalizzati alla profilazione delle abitudini dei soggetti da controllare, i mezzi usati, le aree di competenza, i clienti e il programma visite.
L’Ufficio Operativo invia i nostri agenti sul posto e contemporaneamente attiva una rete di asset: fidati collaboratori professionisti operanti nell’area in questione che, coordinati e affiancati da dai nostri uomini, sfrutteranno la conoscenza del territorio per massimizzare l’efficacia delle operazioni di controllo.
Grazie ad un’attività di osservazione statica e dinamica, mediante una serie di appostamenti e pedinamenti dei soggetti di interesse e mediante l’uso di dispositivi occultati di geo-localizzazione satellitare, le nostre unità operative in pochi giorni riescono a documentare una preoccupante serie di gravi irregolarità. In particolare:
- Uno dei rappresentanti, nei giorni in cui si svolgono i nostri accertamenti, non svolge attività lavorativa e l’auto aziendale messa a sua disposizione viene utilizzata prevalentemente dal figlio neopatentato.
- Uno dei rappresentanti effettua qualche visita commerciale di mattina, ma nel pomeriggio è solito recarsi a giocare a tennis. Nei report settimanali che lo stesso invia regolarmente all’azienda, egli sostiene di svolgere attività lavorativa tutti i pomeriggi.
- Un altro agente si reca puntualmente presso punti vendita non presenti nella lista clienti e non noti all’azienda committente; si presume si tratti di clientela della concorrenza. Il nostro Ufficio Intelligence approfondisce la questione mediante un’attività di intelligence OSINT e scopre che l’individuo è un affiliato di una multinazionale dedita alla vendita di prodotti cosmetici online in diretta concorrenza con l’azienda committente. Le visite per conto della concorrenza, oltre a violare palesemente gli accordi contrattuali, sono svolte durante il normale orario di lavoro e il rimborso dei chilometri è comunque addebitato all’azienda committente.
- Un altro agente lavora a giorni alterni presso il negozio di alimentari della moglie, trascurando quindi l’attività lavorativa alla quale è vincolato contrattualmente.
Due dei soggetti osservati svolgono attività di rappresentanza in modo apparentemente regolare, effettuando un numero di visite coerente con il planning settimanale. I vertici aziendali hanno confrontato il materiale investigativo prodotto con i report compilati da questi ultimi due rappresentanti notando comunque alcune irregolarità nelle note spese.
Una volta terminata l’attività di indagine, l’output investigativo – sotto forma di rapporti, verbali e materiale video-fotografico – è stato affidato al nostro Ufficio Legale il quale ha confezionato un dossier finale, legalmente producibile, che potrà essere utilizzato dalla dirigenza dell’azienda committente per procedere al licenziamento per giusta causa dei dipendenti scorretti.
Prima di agire, conosci.