Contraffazione di prodotti e concorrenza sleale: questi i motivi che hanno spinto una piccola impresa a conduzione familiare a rivolgersi ad un’agenzia investigativa.

Paolo e Lucia sono i titolari di un’azienda operante nel settore dell’oreficeria, da circa 35 anni conducono l’attivtà di famiglia cercando di rinnovarsi periodicamente nella produzione di nuovi gioielli al fine di poter soddisfare le esigenze della propria clientela. A dar loro una mano è intervenuto il figlio Luca, fresco di laurea e pronto ad aiutare i genitori con idee giovani e alla moda.

E’ lo stesso Luca, durante una fiera di settore, ad accorgersi che presso uno stand concorrente venivano mostrate al pubblico alcune collanine in argento dal design molto simile a quelle ideate e registrate da Luca appena 8 mesi prima e che, in poco tempo, avevano ottenuto molto successo. L’idea di Luca aveva permesso di ampliare i propri acquirenti andando in contro alle esigenze di una clientela rappresentata dalle nuove generazioni.

L’azienda committente, per poter smascherare la contraffazione dei propri prodotti, ha conferito mandato investigativo a Kriteria. L’attività d’indagine consisteva nell’individuare gli articoli contraffatti localizzandone la vendita, effettuare alcuni acquisti finalizzati ad ottenere tutte le informazioni possibili con lo scopo di identificare non solo il venditore finale, bensì anche il produttore e gli eventuali grossisti, così da ricostruire l’intera filiera di realizzazione del prodotto contraffatto.

Grazie all’intervento sotto copertura degli operatori di Kriteria, durato circa 3 settimane, è stato possibile accedere all’area produttiva dell’azienda concorrente e ai magazzini di stoccaggio dei gioielli contraffatti. Con l’occasione non solo si è potuta registrare l’effettiva vendita di collanine identiche a quelle di Matteo, ma è stato possibile accertare il coinvolgimento di un ex dipendente di Luca che, con tutta probabilità, poco prima delle dimissioni aveva trafugato i disegni delle collanine per cederli al concorrente.

Il materiale probatorio raccolto dagli investigatori si è reso di fondamentale importanza in fase di giudizio. L’azienda cliente ha infatti deciso di avviare le dovute azioni legali nei confronti dei concorrenti avendo dalla propria parte tutti gli elementi necessari per poter ottenere il giusto risarcimento per il danno subito e per ottenere un provvedimento inibitorio da parte del Giudice.