Dal prossimo 6 aprile il coniuge separato che si sottrae al versamento dell’assegno di mantenimento sarà sottoposto a sanzioni specifiche.
L’Articolo 570 bis del Codice Penale, di nuova introduzione, prevede infatti sanzioni specifiche per chi viola gli obblighi di assistenza famigliare, ovvero si sottrae al versamento dell’assegno di mantenimento al coniuge o ai figli, in caso di separazione o scioglimento del vincolo matrimoniale.
Il Decreto 21/2018 sulla riforma del Codice Penale, che entrerà in vigore tra qualche giorno in attuazione della Legge Orlando, ha introdotto nuove fattispecie di reato e sanzioni, abrogando così gli orientamenti previsti dalle precedenti leggi in materia.
La violazione degli obblighi di assistenza famigliare è contemplata dall’attuale Art. 570 del C.P.; articolo che ha però dato adito nel tempo a numerose controversie sulla sua costituzionalità e diviso la giurisprudenza in merito al suo contenuto.
Per superare le difficoltà interpretative e fare maggior chiarezza in materia la nuova riforma penale ha così introdotto l’Art. 570 bis, che sanziona nello specifico la violazione dei succitati obblighi in caso di separazione e divorzio. L’articolo specifica, infatti, che le sanzioni previste dall’Art. 570 si applicano anche al coniuge che, in caso di scioglimento, cessazione o nullità del vincolo matrimoniale, si sottrae all’obbligo di corresponsione di qualsiasi forma assistenza famigliare stabilita ai sensi della Legge, ovvero che violi gli obblighi di natura economica in merito all’affidamento condiviso dei figli.
Se l’attuale Art. 570 punisce “chiunque, abbandonando il domicilio domestico, o comunque serbando una condotta contraria all’ordine o alla morale delle famiglie, si sottrae agli obblighi di assistenza inerenti alla responsabilità genitoriale o alla qualità di coniuge”, il dispositivo del nuovo Art. 570 bis si applica anche al coniuge che si sottrae agli obblighi di assistenza stabiliti in caso di separazione o divorzio.
Il nuovo Decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 23 marzo e destinato ad entrare in vigore a partire dal 6 aprile 2018 aiuterà, si spera, a consolidare la giurisprudenza in merito alle annose questioni relative all’omessa corresponsione dell’assegno di mantenimento al coniuge e ai figli.
Prima di agire, conosci.