Il lavoratore reintegrato a seguito dell’impugnazione di un licenziamento talvolta nega o nasconde di aver svolto prestazioni lavorative durante il periodo di sospensione, per evitare che il risarcimento delle mensilità non riconosciute sia detratto dell'”aliunde perceptum“.

Kriteria Investigazioni supporta i consulenti del lavoro e gli studi legali con indagini finalizzate ad accertare e quantificare l’eventuale reddito percepito da un dipendente durante il periodo di licenziamento.

Come è noto, infatti, Il risarcimento dovuto al dipendente reintegrato a seguito dell’impugnazione del licenziamento dev’essere detratto del cosiddetto “aliunde perceptum, ovvero dell’eventuale reddito percepito per effetto di prestazioni lavorative offerte a terzi durante il giudizio di impugnazione.

Il reddito detraibile riguarda le prestazioni lavorative offerte dal lavoratore “reimpegnando la capacità di lavoro non impegnata nell’attività cessata a causa del licenziamento illegittimo.” (Sentenza di Cassazione, 21 febbraio 2011, n. 4146), ovvero prestazioni lavorative analoghe a quella prestata ai sensi del contratto di lavoro illegittimamente risolto, o altre prestazioni che non si sarebbero potute svolgere in costanza del rapporto di lavoro ripristinato con la reintegrazione.

Secondo la Legge, l’onere della prova dell’aliunde perceptum ricade sul datore di lavoro, il quale è tenuto a dimostrare non solo l’effettivo svolgimento di nuova occupazione del lavoratore che richiede di essere reintegrato, ma anche il reddito percepito grazie a detta occupazione. Non sono però sufficienti le istanze istruttorie volte ad ottenere l’ordine di esibizione delle dichiarazioni dei redditi del  lavoratore, ma è necessario fornire prove documentali dell’avvenuta prestazione taciuta dal dipendente.

Le investigazioni per la determinazione dell’aliunde perceptum sono quindi uno strumento fondamentale per documentare tempestivamente il reddito che il richiedente il reintegro ha omesso di dichiarare.

Occorre inoltre valutare se l’omessa dichiarazione dell’aliunde perceptum da parte del dipendente reintegrato costituisca violazione dei vincoli di fiducia, correttezza e buona fede disciplinati dalla Legge e comprometta il rapporto di fiducia tra il datore e il lavoratore, costituendo conseguentemente eventuale motivo di licenziamento per giusta causa.

Kriteria Investigazioni è in grado di intervenire tempestivamente con indagini mirate all’accertamento di eventuale attività lavorativa svolta durante il periodo di licenziamento illegittimo, sulla quale il lavoratore ha taciuto.