Può essere licenziata per giusta causa la dipendente pizzicata in gita con la famiglia in una nota località turistica, proprio il giorno in cui usufruiva del permesso retribuito ex Legge 104/92 per assistere l’anziana madre malata.
In materia di licenziamento per giusta causa, la Corte di Cassazione, con ordinanza n.18293/18 depositata l’11 luglio 2018 ha dichiarato la legittimità del provvedimento di risoluzione del contratto da parte del datore di lavoro nei confronti del dipendente che abusi del permesso di assistenza familiare ai sensi della Legge 104/1992 per recarsi presso località turistiche.
Nel caso sottoposto all’esame della Suprema Corte, sezione lavoro, la dipendente in oggetto ricorreva contro il licenziamento disciplinare intimatole dalla società per cui la stessa prestava attività lavorativa e che aveva accolto la richiesta della stessa di beneficiare di giorni di permesso per l’assistenza della madre in stato di disabilità.
In riferimento alla fattispecie in oggetto la Corte statuisce la validità del provvedimento espulsivo in quanto la ricorrente, alla richiesta da parte della datrice di lavoro della modalità con cui la stessa avesse fruito dei permessi, forniva risposte elusive; la dipendente scorretta infatti, durante la giornata di permesso richiesta per assistere il familiare, aveva abbandonato l’abitazione della madre per recarsi in una nota località turistica in compagnia della propria famiglia.
Gli Ermellini, in riferimento alla misura adottata nel caso di specie, hanno ravvisato gli estremi della giusta causa, precisando che spetta al lavoratore l’onere della prova di aver fruito in modo legittimo dei permessi stabiliti dalla legge.
Laddove la datrice di lavoro aveva adeguatamente provato gli addebiti mossi e la condotta scorretta contestata alla dipendente, la ricorrente non aveva provato alcuna delle circostanze addotte a propria difesa.
Quando le aziende sospettano l’illecito usufrutto dei permessi Ex. Legge 104 da parte dei lavoratori, possono richiedere il supporto delle agenzie investigative per documentare il comportamento scorretto del lavoratore e procedere con contestazione disciplinare o licenziamento per giusta causa.
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