Gruppo Kriteria ha partecipato alla nona edizione nazionale della Cyber Warfare Conference, dal titolo “Dalla difesa passiva alla risposta attiva – Efficacia e legittimità della risposta attiva alle minacce cibernetiche”. L’evento, il più importante a livello nazionale sul tema delle minacce cibernetiche, è stato introdotto dall’On. Angelo Tofalo, sottosegretario alla difesa dell’attuale governo con delega specifica Cyber.
Alla conferenza hanno partecipato le più alte autorità civili e militari, oltre ai rappresentanti delle maggiori aziende italiane nel campo dell’energia, della difesa e dell’industria aerospaziale. Tofalo, nel suo discorso di apertura della conferenza, ha sottolineato l’importanza di potenziare le capacità delle Forze Armate di garantire la protezione del Sistema Paese nel dominio cibernetico, elaborando strumenti efficaci di difesa o contrattacco.
La conferenza annoverava, tra i relatori, anche il Generale di B.A. Francesco Vestito, l’attuale comandante del CIOC ( Comando Interforze per le Operazioni Cibernetiche), che ha sollevato l’attenzione sulla gravità delle minacce Cyber negli ultimi anni. Vestito ha affermato che oggi il dominio cibernetico è diventato il vettore attraverso cui passano i servizi di tutte le infrastrutture critiche di un Paese. Gli attacchi Cyber possono essere perpetrati da nazioni rivali e possono arrivare al cuore della nazione, mettendo fuori uso i servizi essenziali, quali la fornitura di energia elettrica. La difficoltà nel difendersi da tali attacchi è costituita in parte anche dall’inerzia delle aziende nell’investire in un processo di “education”: mentre le aziende che gestiscono infrastrutture critiche operano di concerto con le Istituzioni e sono relativamente preparate a gestire eventuali crisi, le medie e piccole imprese (che costituiscono parte dell’ossatura dell’economia nazionale), anche se percepiscono la pericolosità della minaccia, sono poco disposte ad investire.
Ancora, tra i relatori, il Prof. Mario Cagliuri, che ha analizzato il concetto di “information warfare”, un fenomeno che sta determinando la geo-politica del XXI Secolo. Cagliuri ha introdotto il concetto di “disinformazia”, ovvero l‘arte di manipolare le informazioni con lo scopo di ottenere un vantaggio strategico o politico. Cagliuri ha sottolineato come l’overflow di informazioni veicolate attraverso Internet e i Social Media sia un sofisticato strumento di disinformazione elaborato a tavolino per pilotare opinioni, tendenze e decisioni politiche. Egli sostiene che “la manipolazione dell’informazione promuove la ‘società della disinformazione’ che si manifesta attraverso l’eccesso dell’informazione, il quale produce lo stesso risultato della censura. Un tempo, per non informare era necessario non far arrivare le informazioni. Oggi, per non informare si inonda l’audience di informazioni. Tale processo è addirittura più efficace della censura, perché genera la falsa percezione di essere informati.”
La Cyber Warfare Conference 2018 è stata organizzata da EUCAS (European Center for Advanced Cyber Security), dal CSSII (Centro di Studi Strategici, Internazionali e Imprenditoriali) dell’Università di Firenze, dall’ISPRI (Istituto per gli Studi di Previsione e le Ricerche Internazionali) e dal CESTUDIS (Centro Studi Difesa e Sicurezza), in collaborazione con InTheCyber – leader internazionale in auditing & consulting nel campo dell’Information Defense.
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