“Buongiorno, la contatto perché vorrei estrapolare alcune chat presenti nello smartphone di mio marito”.

Oggigiorno, sempre di più, alcune persone credono di potersi rivolgere ad un investigatore privato per poter entrare in possesso dei messaggi, chiamate, chat di qualcun altro.

Le motivazioni sono spesso diverse e con diverse finalità: scoprire un’infedeltà coniugale; sorvegliare un familiare; svelare la condotta scorretta del proprio dipendente.

I moderni telefoni cellulari contengono una grande quantità di informazioni personali, molte delle quali di natura sensibile, e rappresentano una specie di “scatola nera” della persona che lo utilizza. Per questo motivo potrebbe essere molto interessante accedere alle informazioni contenute negli smartphone.

 

Le intercettazioni

Le intercettazioni – telefoniche, ambientali o telematiche – sono l’insieme di azioni operate al fine di acquisire nozione ed eventualmente copia di uno scambio di comunicazioni tra due o più soggetti terzi di cui si analizzano, spesso a loro insaputa, le comunicazioni che intercorrono tra di essi.

La materia è disciplinata dagli art. 266 e seguenti del Codice di Procedura Penale: l’intercettazione è legale solo se predisposta dall’autorità giudiziaria, su richiesta del Pubblico Ministero, e solo in alcuni casi, ben descritti dagli articoli di Legge.

Se non c’è la disposizione dell’autorità giudiziaria, intercettare una conversazione altrui significa commettere reato di cui all’art. 617 c.p., che descrive la condotta di abusiva installazione di apparecchiature atte alla intercettazione, e di cui all’art. 617-bis c.p., che descrive la fraudolenta intercettazione delle comunicazioni o conversazioni altrui.

 

Ci vogliono metodi corretti per tutelare i propri diritti

Anche contro il parere di esperti e legali, è facile credere che le intercettazioni siano un metodo veloce, semplice e indispensabile per difendere un proprio diritto. Tuttavia, benché esistano metodi e mezzi per controllare le chat di qualcun altro, non significa che sia lecito.

Infatti, intercettare le comunicazioni lede la privacy, la libertà e la segretezza delle comunicazioni, garantita dall’art. 15 della Costituzione italiana.

Nel caso in cui l’altra persona stia realmente commettendo un illecito contro di noi, la soluzione non è né chiedere l’intervento di professionisti per eseguire delle intercettazioni, né adoperare misure “fai da te”.

Qualsiasi metodo per spiare le comunicazioni altrui, come leggere di nascosto la corrispondenza telematica o installare software spy, è un reato e si rischia una condanna penale.

 

È importante affidarsi nelle mani di professionisti

Al contrario di tanti falsi miti, un istituto investigativo non può effettuare intercettazioni – al massimo può verificare se si è vittima di un’intercettazione abusiva, ovvero quando è svolta da chi non ne ha facoltà.

Se pensi di avere un problema, affidati ad un professionista che analizzerà il caso, formulerà la corretta strategia di intervento e acquisirà prove lecite e producibili in giudizio.