Falsa malattia per un dipendente di una nota catena d’abbigliamento. Questa è la conclusione a cui hanno portato le indagini svolte dal Gruppo Kriteria Investigazioni. Gli eventi risalgono al Febbraio del 2017 quando una nota azienda del settore tessile dell’alto vicentino decide di rivolgersi a Kriteria Investigazioni poiché allarmata dalle continue assenze per malattia poste in essere da Pietro (42 anni), un loro dipendente avvezzo all’esibizione di certificati medici.

Nel solo mese di novembre 2016 Pietro è stato a casa ben 16 giorni, ad ottobre dello stesso anno 11 giorni e a gennaio del 2017 addirittura 21 giorni. All’azienda non sono chiare le motivazioni di queste assenze che, pur giustificate dalle certificazioni, cominciano a diventare un campanello d’allarme. I dubbi, infatti, nascono dal fatto che Pietro è un assessore comunale in un piccolo paese della zona, pertanto si insinua l’idea che questi si metta in malattia per poter svolgere la sua seconda attività in Comune.

L’obiettivo investigativo consiste nel verificare se lo stato di salute del soggetto sia realmente compromesso da una malattia, in caso contrario gli investigatori dovranno acquisire tutti gli elementi necessari all’azienda committente per poter procedere con il licenziamento per giusta causa. L’attività investigativa è stata suddivisa in due fasi: una prima fase di intelligence in cui si sono verificate alcune fonti reperibili su Internet, comprese le notizie riportate sui Social Network e dalle quali si è potuto evincere che, almeno all’apparenza, Pietro potesse godere di ottima salute.

La seconda fase, invece, si concretizzava con l’osservazione diretta del soggetto per monitorare come effettivamente trascorresse le giornate. Sin dal primo giorno di servizio, si è potuto osservare che l’uomo si recava in municipio di primo mattino, vi restava un paio d’ore per poi ritornare a casa in tempo per la visita fiscale. Quanto accadeva nel corso della mattina si verificava anche nel pomeriggio, egli usciva di casa dopo aver consumato il pranzo, si recava in comune a svolgere le proprie funzioni di assessore e dopo circa due ore faceva nuovamente ritorno a casa per l’eventuale visita del medico.Nel corso del servizio, gli operatori di Kriteria potevano osservare che in tre circostanze Pietro, anziché recarsi in Municipio, visitava alcuni negozi specializzati nella rivendita di prodotti per il giardinaggio ed il “fai da te”.

Infine, è stato possibile osservare in tre differenti circostanze che il soggetto, pur essendo a casa in permesso per malattia, effettuava lavori di giardinaggio all’interno della propria abitazione e di quella di un vicino; tali attività comprendevano la potatura di alberi e siepi, la tosatura del giardino e l’utilizzo di attrezzi come vanghe e decespugliatori.

Grazie al lavoro messo in campo dal team di Kriteria Investigazioni è stato possibile acquisire tutti gli elementi di prova necessari al l’licenziamento per giusta causa di Pietro. I molteplici permessi per la falsa malattia ottenuti dal soggetto erano necessari per poter svolgere una seconda attività lavorativa che ha finito per compromettere il rapporto di fiducia tra il dipendente e l’azienda committente.