Nell’immaginario collettivo le microspie elettroniche, ovvero le cosiddette “cimici” sono prerogativa del mondo dello spionaggio internazionale o delle fiction televisive. La nostra fantasia è infatti stimolata da numerosi film e serie televisive in cui i “cattivi” sono in grado di seguire in tempo reale gli spostamenti e le conversazioni di un soggetto grazie a dispositivi altamente tecnologici e miniaturizzati occultati in casa, in ufficio, in automobile o addirittura cucita nei vestiti!
Pochi sanno, pero, che al giorno d’oggi la realtà supera di gran lunga la fantasia. Non solo questi dispositivi elettronici esistono, ma negli ultimi anni sono diventati disponibili anche al grande pubblico che, a prezzi relativamente economici, può procurarsi su Internet quasi qualsiasi tipo di microspia per poi utilizzarla per i più subdoli scopi. Intercettare e spiare non è più appannaggio esclusivo dei servizi segreti, delle Forze dell’Ordine o di qualche potente multinazionale. Grazie ad Internet qualsiasi malintenzionato può procurarsi gli strumenti necessari per invadere la privacy e la sicurezza altrui.
Chi può volerci spiare e perché
“Intercettato io? Ma chi mai vorrebbe spiarmi?” La maggior parte delle persone comuni parte dal presupposto che se non si è dei terroristi, non si lavora per i Servizi Segreti e non si è ricercati dalla polizia, non c’è motivo per cui qualcuno debba investire tempo e denaro per spiare i nostri movimenti. Purtroppo l’esperienza maturata negli anni dagli addetti ai lavori dimostra che spesso non è così. Qualsiasi persona può facilmente trasformarsi in “spione”: un marito possessivo, un collaboratore disonesto, un’azienda concorrente, ma anche un’amica invidiosa possono spiarci facendo ricorso alla tecnologia. Negli ambienti professionali è molto facile
Cosa sono le microspie
Con il termine “microspia” o “cimice” si intende un dispositivo elettronico di piccole dimensioni, spesso occultato o camuffato all’interno di un ambiente, in grado di intercettare i suoni o le immagini e ritrasmetterle all’esterno, dove qualcuno le può ascoltare e registrare.
Questo tipo di microspie trasmette le informazioni attraverso un segnale radio la cui portata non supera quasi mai i 100 metri, costringendo l’ascoltatore a stare nei paraggi.
Al giorno d’oggi, però, la tecnologia delle intercettazioni si è evoluta e oltre alle cimici “classiche”, sul mercato si trovano prodotti che, sfruttando le tecnologie UMTS dei cellulari o le reti Wi-Fi, possono traghettare le loro informazioni anche dall’altra parte del mondo in tempo reale.
Le microspie GSM sono dei microfoni racchiusi un una scatolina di plastica, molto piccola, e dotate di una normalissima scheda SIM. L’ascoltatore non deve fare altro che chiamare il numero della SIM con un qualsiasi telefonino per ascoltare tutto ciò che accade all’interno dell’ambiente intercettato. Le microspie video sono invece delle telecamere miniaturizzate, con obiettivi grandi come una capocchia di spillo (chiamate, non a caso, telecamere “pin-hole”), solitamente occultati all’interno di oggetti all’apparenza innocui, come i sensori degli allarmi antifurto, le placche degli interruttori oppure all’interno di oggetti d’arredo o elettrodomestici, quali radiosveglie, lampade da scrivania, portapenne ecc.
Sul mercato vi sono diverse categorie di prodotto. Le più professionali hanno un costo piuttosto elevato e richiedono sofisticati dispositivi di controllo, ma si possono acquistare online anche prodotti dal costo contenuto, controllabili da un semplice smartphone.
Proprio loro, gli smartphone, meritano un discorso a parte: i telefonini intelligenti sono gli apparecchi più gettonati dagli spioni, perché sono sempre con noi e possono veicolare tantissime informazioni che ci riguardano: conoscono la nostra posizione grazie al GPS integrato, memorizzano i messaggi che inviamo e riceviamo, memorizzano i dati di navigazione in Internet e i contenuti multimediali. La versatilità di questi dispositivi è anche il loro punto debole sul piano della privacy: le informazioni private che passano per il telefonino possono essere intercettate. Esistono infatti dei software spia, che possono essere installati anche in modo occulto (semplicemente aprendo un link), che ritrasmettono segretamente tutto ciò che noi facciamo ad un altro terminale: le chiamate, i messaggi, le foto, i contatti in rubrica, la cronologia di navigazione e quant’altro. Non solo: il malintenzionato può sfruttare il GPS per conoscere la nostra posizione in ogni minuto, oppure può attivare segretamente una telefonata per trasformare lo smartphone vittima in un microfono ambientale, anche quando lo lasciamo in tasca o sulla scrivania e lo crediamo in stand-by. Questi applicativi, di per sé assolutamente illegali, sono disponibili sul mercato e alla portata quasi di chiunque. Basta saper cercare.
Quando sospettare un’intercettazione
Se siete dei privati cittadini e non avete mai fatto male a una mosca, probabilmente non avete nulla di cui preoccuparvi. Ma è sufficiente avere avuto qualche disavventura sentimentale con un partner troppo invadente, od occupare una posizione delicata all’interno di un’azienda, per essere potenzialmente oggetto di intercettazione da parte di qualcuno (ex coniugi o fidanzati, colleghi di lavoro, concorrenza, ecc..).
Se avete il sospetto di essere spiati, può essere opportuno valutare alcuni segnali premonitori:
- Sentite delle interferenze, degli strani rumori di sottofondo o delle improvvise variazioni di volume durante le telefonate;
- Avete notato un veicolo sospetto inspiegabilmente parcheggiato da giorni nelle vicinanze della vostra abitazione o della vostra azienda;
- Avete notato che la disposizione di suppellettili, cornici, placche di interruttori apparecchi telefonici è cambiata nel vostro ufficio;
- Oggetti apparentemente innocui, quali ciabatte multi-presa, radiosveglie, portapenne, sono inspiegabilmente apparsi a casa o in ufficio, o vi sono stati regalati;
- Il vostro telefono fisso, la TV o l’impianto stereo è soggetto a strane interferenze che non avevate mai notato prima;
- Si sono presentati dei tecnici per un intervento di manutenzione mai richiesto;
- Avete notato tracce di infrazione in casa/ufficio ma nulla è stato asportato;
- Alcune persone sono inspiegabilmente a conoscenza di dettagli riservati della vostra vita privata o professionale;
Qualora abbiate notato uno o più di questi segni premonitori, forse sarà il caso di prendere in considerazione una bonifica ambientale da parte di tecnici specializzati. La prima cosa da fare sarà mantenere i comportamenti abituali per non destare sospetti nell’eventuale intercettore. Se decidete di contattare un’azienda specializzata nella ricerca di microspie, non parlatene all’interno dei locali sospettati, non utilizzate i computer aziendali per fare le vostre ricerche e, soprattutto, non utilizzate il vostro telefono.
I tecnici specializzati si faranno raccontare il problema e vi chiederanno un appuntamento per un sopralluogo preliminare, durante il quale verificheranno la planimetria e la conformazione degli ambienti da controllare. Gli specialisti redigeranno poi una lettera di incarico con relativa quantificazione economica e si accorderanno con voi per l’intervento di bonifica, che potrà essere effettuato anche in orari notturni o festivi nell’eventuale necessità di non insospettire i colleghi o i frequentatori dei locali sospetti. Tutte le operazioni di bonifica dovranno essere svolte alla presenza del committente o di un suo diretto delegato.
Come funzionano le bonifiche elettroniche ambientali
Per individuare la presenza di eventuali microspie sapientemente occultate sarà necessario intervenire con la dovuta perizia e con l’ausilio di sofisticate strumentazioni elettroniche. Per non destare sospetti, gli specialisti si avvicineranno agli ambienti da controllare con circospezione, dopo un’accurata ricognizione all’esterno per individuare l’eventuale presenza di centraline, antenne o veicoli “sonda”. Gli specialisti entreranno poi all’interno dei locali nel più assoluto silenzio ed inizieranno ad operare seguendo uno specifico protocollo operativo.
I tecnici cominceranno con un’accurata ispezione visiva degli ambienti, con particolare attenzione agli oggetti sospetti, come placche per interruttori, paraluce delle lampade, sensori antifurto, smoke detector, ecc.
Successivamente gli specialisti procederanno al “setaccio” degli ambienti sospetti con degli strumenti adatti allo scopo, quali misuratori dell’intensità di campo, analizzatori di spettro, termo-camere all’infrarosso, scanner di banda e misuratori delle giunzioni non lineari.
Queste strumentazioni permetteranno agli specialisti di individuare la presenza di microspie, anche se queste non sono attive.
Se l’intervento di bonifica avrà esito positivo, potrete scegliere se lasciare i dispositivi individuati lì dove sono stati trovati, oppure se disattivarli e asportarli, sigillandoli in busta chiusa per essere poi eventualmente messi a disposizione delle Autorità. In ogni caso gli specialisti redigeranno una dettagliata relazione tecnica della bonifica che potrà essere utilizzata anche in sede di giudizio.
I costi delle bonifiche elettroniche sono variabili in base alla metratura degli ambienti da controllare e ad alcuni altri aspetti tecnici e operativi, ma se si sospetta di essere spiati, vale la pena di investire per ristabilire la vostra privacy.
Per maggiori informazioni sulle bonifiche ambientali potete contattare il nostro istituto investigativo. Ricordate, però: non chiamateci con il vostro telefono!
Prima di agire, conosci.